Cosenza, contro lo Spezia è da ultima spiaggia

Alvini si sfoga e accusa i vertici del club, mentre il Cosenza rischia di affondare in uno dei momenti più neri della sua storia recente.
21.04.2025 09:53 di  Stefano Bentivogli   vedi letture
Cosenza, contro lo Spezia è da ultima spiaggia
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Il Cosenza è arrivato all’ultima spiaggia, e la tensione si taglia col coltello. Alla vigilia della partita contro lo Spezia, che può decidere le sorti della stagione, Massimiliano Alvini ha scelto di non tacere più. Lo ha fatto a modo suo, con parole calibrate ma pesanti, affidate al canale ufficiale YouTube del club:
“Mi sono sentito solo in qualche circostanza, e credo che questo abbia un po’ inciso sulla stagione”.

Un messaggio chiaro, diretto, spedito ai piani alti del club: Eugenio Guarascio e Roberto Delvecchio, presidente e direttore sportivo, non sono mai stati nominati apertamente, ma i destinatari sono tutt’altro che nascosti.

Alvini, che ha guidato una delle stagioni più difficili della storia recente del Cosenza, ha approfittato del momento per togliersi qualche macigno dalla scarpa. Nessuna conferenza polemica, solo una freccia secca, precisa, e affondata nel cuore del problema.

Nave in avaria, squadra alla deriva

Le parole del tecnico arrivano in un momento di disintegrazione tecnica e psicologica. Il Cosenza è in caduta libera, incapace di reagire e totalmente scollegato da un progetto tecnico mai decollato. La sensazione è quella di una squadra lasciata andare, senza una guida solida dalla dirigenza.

La stagione, nata con aspettative di stabilità, si è trasformata in un naufragio lento, e oggi il club appare come una nave alla deriva, senza timone, priva di una rotta chiara.
“Il Cosenza lotterà fino alla fine dando il massimo”, ha ripetuto Alvini, quasi fosse un mantra ormai svuotato, più di dovere che di convinzione.

Una rottura annunciata?

Le parole dell’allenatore suonano anche come l’inizio di un addio. Che ci sia una correzione del tiro nei prossimi giorni è possibile, ma improbabile. Il clima è teso, la fiducia reciproca pare esaurita, e ogni partita può essere l’ultima non solo per il Cosenza in Serie B, ma per Alvini stesso in Calabria.

Quello che resta, al momento, è un gruppo in apnea e un ambiente che si sta sgretolando sotto il peso delle responsabilità condivise. E mentre la salvezza si allontana, la sensazione è che il Cosenza stia finendo col trascinare a fondo se stesso — e chi ha provato a salvarlo a mani nude.