Cosenza, il TAR boccia il ricorso: ecco i motivi

Il club resta a -8 dai playout: per i giudici “la sospensione non avrebbe effetti concreti”. Il caso europeo non basta a fermare la sentenza, ora Guarascio punta al Consiglio di Stato
25.04.2025 11:00 di  Stefano Bentivogli   vedi letture
Cosenza, il TAR boccia il ricorso: ecco i motivi

Un colpo durissimo per il Cosenza Calcio, che vede confermata la penalizzazione di quattro punti inflitta nelle scorse settimane e resta ufficialmente ultimo in classifica, a -8 dalla zona playout. A sancirlo è stata l’ordinanza del TAR del Lazio, che ha respinto il ricorso del club silano, ritenendo legittima l’applicazione dell’articolo 6 del Codice di Giustizia Sportiva da parte della FIGC.

Una doccia gelata per il presidente Eugenio Guarascio, che ora valuta l’ultima possibilità: ricorrere al Consiglio di Stato. Ma intanto, l’orizzonte si fa sempre più stretto.

Il TAR: “Applicazione corretta del regolamento”

Secondo i giudici amministrativi, la sanzione è stata comminata in modo corretto, in conformità con quanto previsto dalla giustizia sportiva. La responsabilità diretta del club, infatti, non viene annullata nemmeno se l’illecito viene commesso dolosamente da un singolo rappresentante, e il Cosenza non ha dimostrato di avere un modello organizzativo adeguato a prevenire tali comportamenti.

Una posizione netta che rafforza la legittimità della decisione presa dagli organi federali, e che allontana ulteriormente la possibilità di uno sconto in classifica.

Il rinvio negato per salvaguardare il campionato

Il club calabrese aveva inoltre chiesto di rinviare l’udienza, sperando di posticipare la discussione alla fine del campionato. Una mossa strategica, legata anche agli incastri della classifica. Ma la richiesta è stata respinta con fermezza, in linea con le posizioni di FIGC e Lega B, che hanno invocato la necessità di tutelare la regolarità e la stabilità della competizione sportiva.

Secondo il TAR, una sospensione a pochi giorni dalla fine del torneo avrebbe potuto generare caos e incertezza, soprattutto in vista dei playout, e in ogni caso non avrebbe avuto effetti sostanziali sulla classifica attuale, visto che il Cosenza rimarrebbe comunque ultimo.

Il nodo europeo non ferma il TAR

Nel merito, i giudici hanno anche respinto i dubbi di legittimità sollevati dal club, secondo cui la normativa sportiva italiana potrebbe essere in contrasto con i principi di giurisdizione effettiva tutelati dall’Unione Europea. Un tema importante, ma che – osservano i magistrati – è già oggetto di una causa aperta davanti alla Corte di Giustizia UE, e dunque non può influire sul presente provvedimento cautelare.

Anche la presunta violazione dell’articolo 13 del Codice FIGC, che avrebbe potuto portare a un’attenuazione della pena, è stata considerata irrilevante, poiché non sufficiente a modificare il destino sportivo della squadra in questa fase del torneo.