Cosenza, oggi il giorno della verità: al Tar del Lazio l’ultima speranza contro il -4

Il club rossoblù si gioca tutto davanti al tribunale amministrativo per ribaltare la penalizzazione. Guarascio spera in un verdetto che riaccenda la stagione.
22.04.2025 08:51 di  Stefano Bentivogli   vedi letture
Cosenza, oggi il giorno della verità: al Tar del Lazio l’ultima speranza contro il -4
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

È arrivato il giorno tanto atteso in casa Cosenza. Questa mattina sarà discusso davanti al Tar del Lazio il ricorso presentato dalla società calabrese contro la penalizzazione di quattro punti inflitta per irregolarità amministrative, già confermata nei precedenti gradi della giustizia sportiva. È l’ultima chance, almeno sul piano amministrativo, per cambiare il corso di una stagione fin qui segnata da difficoltà dentro e fuori dal campo.

Il club guidato dal presidente Eugenio Guarascio punta tutto su presunti vizi di legittimità nelle decisioni assunte dagli organi federali, nella speranza di ottenere una sentenza favorevole che possa dare nuova linfa a un ambiente provato. Il -4, comminato lo scorso 29 agosto in pieno calciomercato, aveva colto di sorpresa la squadra, partita bene sotto la guida di Massimiliano Alvini e improvvisamente costretta a rivedere ogni prospettiva.

Da allora, il cammino del Cosenza è stato un’altalena di prestazioni e difficoltà, in particolare sotto il profilo mentale e fisico. Il gruppo non ha mai veramente trovato continuità, e il peso della sanzione ha finito per condizionare pesantemente l’umore e la classifica.

Il verdetto del Tar potrebbe rappresentare una svolta, non solo per la classifica ma anche e soprattutto per l’animo della squadra, che deve affrontare un finale di stagione ancora tutto da scrivere: cinque giornate da battagliare, e una sfida con lo Spezia da recuperare, in un contesto che si fa sempre più teso e incerto.

In caso di esito negativo, rimarrebbe ancora aperta la strada del Consiglio di Stato, ma l’obiettivo odierno è chiaro: ribaltare il verdetto, cancellare quel -4, e provare a riaccendere una fiammella di speranza che oggi appare fioca, ma non ancora spenta.