Quando la superiorità numerica non basta: il Cosenza e quel tesoretto dilapidato

Bari, Sudtirol, Modena, Sampdoria, infine Brescia. Cinque gare di cui quattro considerate scontri diretti vitali per la permanenza. Cinque gare nella quali Micai e compagni si sono trovati in superiorità numerica e avrebbero potuto in parte riscrivere il proprio campionato. Partite che hanno visto i rossoblù Mella possibilità di avere trenta o più minuti a disporne per trovare la via del successo in virtu' dell'11 contro 10. Eppure..
Eppure, andando a spulciare lo score delle cinque partite emerge uno dei tratti negativi che ha zavorra l'annata rossoblù: 5 gare in superiorità numerica, punti totalizzato 3 su 15. Zero vittorie.
Un dato che inchioda alle proprie responsabilità una squadra che le avrà anche provate tutte per raddrizzare il risultato, e contro Bari, Brescia e Modena è riuscita a cogliere il pari in superiorità numerica, ma che in quattro gare su cinque aveva già incassato un gol. E qui si scorge un altro difetto corale: la friabilita' difensiva e, più in generale, l 'attitudine a incassare gol anche quando opposti ad attacchi poco prolifici e attaccanti non trascendentali.