Piovono multe sul Cosenza: altri 5.000 euro per i disordini in curva, il totale stagionale sale a 59.500

Ancora una sanzione per il Cosenza Calcio: il giudice sportivo ha inflitto una multa da 5.000 euro per l’utilizzo di fumogeni e petardi durante la gara contro il Brescia.
16.04.2025 13:00 di  Stefano Bentivogli   vedi letture
Piovono multe sul Cosenza: altri 5.000 euro per i disordini in curva, il totale stagionale sale a 59.500
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Un’altra multa colpisce il Cosenza Calcio, e il conto comincia a farsi davvero pesante. Stavolta sono 5.000 gli euro che il club rossoblù dovrà versare, in seguito agli episodi verificatisi durante la partita casalinga contro il Brescia. Fumogeni e petardi esplosi in curva, come forma di protesta contro la gestione societaria, non sono passati inosservati agli occhi del giudice sportivo, che ha prontamente sanzionato il comportamento del pubblico.

Nel mirino del tifo organizzato, come accade ormai da tempo, ci sono il presidente Eugenio Guarascio e l’amministratrice unica Pina Scalise, accusati da parte della tifoseria di una gestione ritenuta non all’altezza delle ambizioni del club. Le contestazioni si sono intensificate negli ultimi mesi, con cori, striscioni e azioni dimostrative sempre più evidenti, anche durante le gare ufficiali.

Quello che inizialmente poteva sembrare un episodio isolato è diventato un vero e proprio trend stagionale: con questa nuova ammenda, il totale delle multe comminate al Cosenza in questa stagione sale a 59.500 euro. Una cifra che evidenzia non solo il malcontento crescente all’interno dell’ambiente rossoblù, ma anche una gestione complicata sotto il profilo del rispetto delle norme federali.

Oltre all'aspetto economico, la situazione rischia di creare ulteriori problemi d’immagine e di tensione tra società, squadra e tifosi, proprio nel momento in cui sarebbe necessario remare tutti dalla stessa parte per affrontare con lucidità il delicato finale di stagione.

Il club, dal canto suo, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla nuova sanzione, ma è chiaro che servirà un cambio di rotta — non solo nei conti, ma anche nel dialogo con la piazza — per evitare che questa stagione finisca per essere ricordata più per le multe che per i risultati sportivi.