Frosinone - Cosenza 2-2. Le pagelle del match

Lupi beffati per l'ennesima volta all'ultimo respiro, in una partita in cui avrebbero meritato i 3 punti per l'applicazione e la voglia. Continua la stagione dei rimpianti.
05.04.2025 17:26 di  Pasquale Riganello  Twitter:    vedi letture
Frosinone - Cosenza 2-2. Le pagelle del match
© foto di Frosinone Calcio

Lo scontro salvezza in terra laziale era molto atteso per capire il livello di scorie rimaste nel gruppo squadra dopo le cocenti umiliazioni subite tra derby e il Pisa e la scossa che poteva ricevere dal reintegro sulla panchina di Max Alvini.

Ci si aspettava qualcosa di nuovo, soprattutto dopo la lettura delle formazioni. 

Scelte obbligate in difesa per i rossoblu, con i ritorni di Hristov e Dalle Mura in difesa, in luogo degli squalificati Sgarbi e Martino, a cui si aggiungeva in settimane il forfait di Caporale. Sulle fasce rispolverati dopo diverso tempo Cimino e Ricci, mentre Florenzi (oggi con la fascia al braccio) spostato nel reparto nevralgico accanto a Gargiulo. Novità anche in avanti, con l’inedita coppia Rizzo Pinna-Cruz ad assistere il centravanti Artistico.

Nel Frosinone scelto da Bianco classico 4-3-3, con Di Stefano preferito ad Ambrosino.

Giornata soleggiata, temperatura primaverile e ideale per giocare a calcio.

ll mister di Fucecchio nel riscaldamento con il cappellino in testa segue accuratamente ogni movimento incitando i ragazzi a darci dentro e mantenere alta la concentrazione

Nei primi minuti i lupi sembrano mostrare segni di vita, con un giro palla prolungato alla ricerca del varco giusto. Cimino già dopo 60 secondi prova a mandare un messaggio ai contendenti su quella che sarà la partita, calciando da posizione defilata oltre il montante.

I padroni di casa provano a sfondare inutilmente a sinistra con Kvernadze dalle parti di Cimino e Hristov, ma il Cosenza è attento e non si lascia sorprendere, provando a ripartire appena ha l’occasione.

Dopo 20 minuti interlocutori in cui il Frosinone non riesce a sfondare il bunker eretto dagli uomini in maglia rossoblu, al 25’ i lupi colpiscono al primo affondo.

Azione tutta in verticale orchestrata da Florenzi, Artistico spalle alla porta appoggia per Rizzo Pinna, che segue il movimento di Cimino a destra, affondo in area del terzino e centro per Artistico, lesto ad anticipare sul primo palo il suo marcatore, depositando in fondo al sacco.

Rispondono subito i padroni di casa con Marchizza dalla sinistra che vede Di Stefano sul secondo palo lasciato troppo libero da Venturi, per fortuna dei lupi il cross sfila via per qualche centimetro.

Non sbaglia al 38’ Darboe che raccoglie l’assist del gergiano dalla sinistra scappato per la prima volta a Cimino, troppo lento il bulgaro Hristov nella chiusura e il gambiano non perdona. E’ il secondo goal dell’ex Roma ai lupi dopo quello dello scorso anno in maglia Samp al Marulla.

Il Frosinone recuperata la partita si libera delle paure e cresce di ritmo. 

Al 40’  il francese Ghedjemis scappa sulla destra e mette al centro per l’accorrente di Stefano che spreca mandando in curva.

2 minuti più tardi è Marchizza che dalla sinistra prova un tiro cross che attraversa tutta l’area senza trovare compagni pronti ad aprofittarne.

Altro momento di svolta della gara arriva al minuto 44. Rizzo Pinna decide di fare tutto da solo nella trequarti ciociara, entrato in area cerca un triangolo che si chiude fortunosamente grazie all’intervento maldestro di Bettella e conclude di sinistro di prima intenzione verso il palo opposto. I lupi sono di nuovo avanti e nel settore ospiti si balla!

Si conclude il tempo con il coro “E dai Cosenza facci un goal”.

La ripresa si apre con una novità nei laziali. Dentro il giovanissimo Barcella per Vural.

Al 47’ è Ghedjemis a provare il tiro a giro, palla che esce di qualche metro dalla porta di Micai. 

Ma ancor più pericoloso è il tiro a giro di Florenzi da dentro l’area di rigore, un destro che spaventa Cerofolini. Quindi è Kvernadze a scaldare i guanti di Micai, tiro centrale e respinto in angolo.

Ma l’occasione monumentale della gara capita ad Artistico al 63’ trovato solo nell’area piccola da Florenzi. L’attaccante rossoblu forse pensando di essere in fuorigioco tira debolmente a lato. Cosenza vicino a mettere una seria ipoteca al match.

Passano altri minuti e Artistico è bravo a stoppare palla in ripartenza sul sollecito di Ricci e si presenta in area seguito da Monterisi, si allarga sulla sinistra e prova ad incrociare, ma è bravo l’estremo difensore a respingere col pugno.

Inizia la girandola di cambio nel cuore della ripresa: entrano Oyono e Tsadjout per l’altro dei fratelli Oyono e Di Stefano, mentre Alvini richiama Cimino e Rizzo Pinna, per mettere dentro Ricciardi e Charlys, con Florenzi che si alza accanto a Cruz.

Ripresa spezzettata dalle tante pause, al 76’ entra Kourfalidis a rimpolpare il centrocampo, con il Frosinone che inizia a premere sull’acceleratore e greco ammonito alla prima azione per un intervento a gioco pericoloso. Ma è il var a far cambiare la decisione all’arbitro: rosso diretto per un intervento a gamba tesa che non aveva alcuna intenzione di far male all’avversario. Incredibile!

A questo punto Alvini corre ai ripari, inserendo Ciervo al posto di Florenzi.

Squadra risistemata in una sorta di 4-4-1 con Venturi e Ricci terzini, Ricciardi e Ciervo le due ali.

All’88’ Monterisi sfonda in area di rigore superando Ricci ma la conclusione mancina sorvola la traversa.

Nel finale Bianco prova il tutto per tutto: dentro anche Pecorino per Marchizza.

Nel primo minuto di recupero scappa Ciervo sulla sinistra ed ha una ampia prateria, ma dentro l’area temporeggia troppo e il suo cross per Artistico viene respinto.

Al 94’ il solito Darboe dalla lunetta prova a fare ancora male di prima intenzione ma il suo destro a giro passa a pochi centimetri dal palo.

Ma a tempo abbondantemente scaduto e con un rimpallo, il Frosinone pareggia la partita al 96’.

I veri lupi si rivedono a primavera, ma nell’annata horror va tutto male.

“Non è tempo per noi…” ma giocando così, si onora finalmente la maglia.

LE PAGELLE:

Micai 6, Un primo tempo in cui non deve compiere interventi. Viene bucato dall’inserimento di Darboe forte seppur centrale. Nella ripresa specie dopo l’inferiorità numerica ha qualche grattacapo in più. Nulla può sulla beffa finale. SCONSOLATO

Hristov 5,5 Attento come i compagni di reparto, ma nell’azione del goal ha il demerito di non chiudere prontamente sul centrocampista gambiano. FA IL SUO

Venturi 6 Quest’oggi si nota più spesso nella metà campo avversaria, dove a volte si vede arrivare sul fondo per crossare o compiere qualche serpentina, sfruttando la sua capacità di dribbling ma si intestardisce troppo sprecando delle potenziali occasioni. In difesa fa il suo anche se in un paio di occasioni lascia Di Stefano troppo libero sui cross. SOLIDO

Dalle Mura 6 Si incolla all’esterno francese gialloblu e non lo molla finanche nel tunnel degli spogliatoi. Concentrato e risoluto quando deve far ripartire l’azione. Un buon rientro dopo il derby. DISCRETO

Cimino  6+  Era il giocatore a cui aspettava il compito più arduo. Il georgiano del Frosinone è duro da marcare ma lui riesce a contenerlo con la collaborazione di Hristov. Nell’unica azione in cui viene scavalcato in velocità da un lancio dalle retrovie arriva il goal di Darboe. Regala un assist prezioso ad Artistico (primo in stagione) per rompere il ghiaccio. RAMPANTE

Gargiulo 6 Si fa notare sempre per il fisico nei contrasti, non ruba l’occhio in quanto a spettacolarità delle giocate ma la sua esperienza è utile per contenere gli avversari. ARCIGNO

Florenzi 6+ Con la fascia di capitano addosso sente la responsabilità di guidare i compagni e spesso gli riesce. Caracolla come il suo solito con la palla tra i piedi e mette in apprensione i suoi dirimpettai che non sempre riescono a fermarlo. Sfiora l’eurogoal al minuto 55’ con un destro a giro sul secondo palo che meritava un’altra fortuna. Richiamato in panchina nuovamente dopo l’espulsione. MOTO PERPETUO

Ricci 6,5  La sua esperienza e la sua duttilità mancavano come il pane. Riesce spesso a capire la giocata degli avversari risultando determinante nelle diagonali per contenere il folletto francese che transita costantemente dalle sue parti. Lucido anche quando deve far ripartire la squadra in contropiede. RISPOLVERATO

Rizzo Pinna 6,5 Nel primo tempo sembra non entrare in partita. Ma quando decide di fare tutto da solo, ne viene fuori un bel goal, seppur fortunoso nello sviluppo, a riportare i lupi in vantaggio in un momento delicato della gara. Lascia il campo al 70’ per recuperare censimenti a centrocampo. SGUSCIANTE

Cruz 6 Trova per la prima volta una maglia da titolare e si vede che non è ancora integrato con i compagni di reparto. Conferma le promesse viste nello spezzone con la Reggiana, tenendo bene il pallone e ritrovandosi spesso a dare una mano in mezzo al campo. Sostituito per dare più solidità nella zona nevralgica del campo. DI PROSPETTIVA

Artistico 6,5 Letale, come un rapace. Non si fa pregare sul cioccolatino offerto da Cimino, è un gioco da ragazzi per lui uccellare l’ex Cerofolini. Il Cosenza ha troppo bisogno di lui per tornare a sperare. Nella ripresa grida vendetta l’occasione sciupata nell’area piccola in perfetta solitudine quando calcia fuori, forse convinto di essere in fuorigioco. CERTEZZA.

Alvini 6,5 Non è facile preparare le partire sapendo che oltre a dover vincere devi sperare nelle ecatombe altrui. Indovina la formazione, rilanciando giocatori che gli stesso aveva lasciato nel dimenticatoio per diverso tempo. E’ tornata anche la garra dei primi tempi, la pausa di riflessione deve averlo stimolato. Sconsolato urla all’arbitro di fischiare la fine nell’ultimo possesso dei padroni di casa. Quasi a prevedere quello che stava per succedere. MOTIVATO

SUBENTRATI:

Ricciardi 5,5 Lontano parente del giocatore ammirato nella prima parte di stagione. Soffre la pressione dei padroni di casa nei minuti finali. Ammonito, salterà la partita con il Brescia per squalifica. ABULICO

Charlys 6 Entra per difendere il prezioso vantaggio e dare protezione alla difesa ed effettivamente il Frosinone non riesca mai a sfondare, provandoci solo sporadicamente con conclusioni da fuori. Per il fisico e l’intelligenza tattica meriterebbe più spazio. GREGARIO

Kourfalidis S.V. La sua partita dura circa un minuto. Espulso a seguito di intervento del var per qualcosa di incomprensibile. L’intervento è a gamba tesa e colpisce la testa dell’avversario, ma è un normale contrasto di gioco. Scelta senza senso, che falsa la partita. Per lui neanche la doccia. VITTIMA SACRIFICALE

Ciervo 5 Gioca troppo poco in un contesto di gara in cui bisogna difendere solo il vantaggio. Ma avrebbe anche lui una buona occasione per chiuderla, ma come spesso gli capita, cincischia troppo in contropiede e quando ne sbagli troppe la legge del calcio è implacabile. PASTICCIONE