" Solo per la maglia".La trasferta triste del popolo rossoblù allo Stirpe.

Presenti ma con l'umore a terra. Sembrano lontanissimi i tempi in cui il Cosenza di Viali scendeva sull'erba dello stadio Stirpe per giocarsi, a casa della capolista, una fetta importante della propria permanenza. E invece sono passati solo due anni.
Dino, come centinaia di tifosi, fuorisede e non, sarà a Frosinone solo per la maglia, per mentalità :
" Ormai non credo più all'impresa, non credo più a nulla - ci spiega - restano solo i colori e c'è solo molta paura del futuro.A volte mi chiedo se non sia meglio fallire".
E su Alvini :" Ha fatto cose buone finché c'é stata un minimo di serenità. Adesso parlare di qualsiasi cosa è complicato".
Parole schiette che restituiscono la temperatura di un ambiente disilluso, stanco e sfibrato da una Società che comunica poco e malee ancora non ha deciso cosa fare da grande.
Però se c'è una cosa che il tifoso rossoblù ha imparato a fare, ancor di più in questi ultimi anni, è soffrire, fino alla meta. Anche se questa meta dovesse alla fine rivelarsi un amaro calvario.
Frosinone non farà eccezione, parola di Dino.