Cosenza-Brescia, non solo salvezza in palio: in campo anche la rabbia per errori arbitrali clamorosi

Cosenza e Brescia arrivano allo scontro diretto di sabato con lo stesso obiettivo: salvarsi. Ma ad accomunarle, oltre alla classifica, è anche un altro elemento: la rabbia per errori arbitrali che hanno condizionato pesantemente le rispettive ultime uscite. A farne le spese, ancora una volta, sono state due squadre che lottano per la sopravvivenza sportiva e che oggi vedono in questa partita una doppia occasione: rilanciarsi e reagire all’ingiustizia.
Cosenza, furia dopo Frosinone
Per i tifosi rossoblù è ancora vivo lo sdegno per quanto accaduto nella gara di Frosinone, dove il direttore di gara Cosso e il VAR Fourneau sono stati protagonisti di una direzione contestata su più fronti. Le decisioni arbitrali hanno, di fatto, impedito al Cosenza di portare a casa tre punti vitali, lasciando l’amaro in bocca a squadra e ambiente. Un arbitraggio giudicato insufficiente, tra scelte discutibili in campo e silenzi incomprensibili davanti al monitor.
Brescia, gol annullato e beffa nel finale
Ancora più assurdo quanto accaduto al Brescia nella sfida casalinga contro il Mantova. Al 90', sul punteggio di 1-1, Juric segna il gol del possibile successo. Ma la rete viene annullata per fuorigioco millimetrico, valutato tramite un’immagine VAR che, secondo molti esperti — tra cui l’ex arbitro Calvarese — è errata. La linea tracciata partiva dalla spalla del difensore avversario anziché dal punto giusto del corpo, falsando la valutazione. A completare la beffa, il gol decisivo del Mantova in pieno recupero.
“Un errore grave, che ha privato il Brescia di una vittoria meritata”, ha scritto Calvarese sul suo portale, sottolineando l’inadeguatezza dell’intervento di Di Marco e del suo team VAR.
Sabato sarà battaglia
In questo contesto, la sfida tra Cosenza e Brescia assume contorni ancora più intensi: due squadre ferite, che non si sentono tutelate, pronte a riversare sul campo tutta la frustrazione accumulata. Una partita che sarà decisiva per la classifica, ma anche per l’orgoglio.
Sugli spalti ci sarà tensione, sul rettangolo verde anche di più. E, inevitabilmente, tutti gli occhi saranno puntati anche su chi arbitrerà, con la speranza — e la pretesa — che stavolta sia il calcio a parlare, e non il Var.