Cosenza Calcio, silenzio prolungato: social ancora bloccati e conferenza con le istituzioni rinviata

Sono trascorsi 100 giorni dal blocco dei commenti sui canali social ufficiali del Cosenza Calcio, una decisione che continua a far discutere e che molti interpretano come una forma di censura.
11.04.2025 09:00 di  Stefano Bentivogli   vedi letture
Cosenza Calcio, silenzio prolungato: social ancora bloccati e conferenza con le istituzioni rinviata
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Sono passati esattamente 100 giorni da quando, il 30 dicembre scorso, il Cosenza Calcio ha deciso di disattivare i commenti sui propri profili social ufficiali, scelta che ha generato malcontento e accuse di censura tra i tifosi e gli osservatori. La misura, tuttora in vigore su tutte le piattaforme, rappresenta un silenzio comunicativo che appare sempre più difficile da giustificare, soprattutto in una fase tanto delicata per il club rossoblù.

Nel frattempo, anche l’attesa conferenza stampa pubblica — promossa dal portale Il Dot e sostenuta da numerose testate giornalistiche locali, online e cartacee — è stata ufficialmente rinviata, con una motivazione che, seppur diplomatica, non ha placato l’insofferenza dell’ambiente.

Nel messaggio recapitato alla redazione promotrice, a firma del patron Eugenio Guarascio e dell’amministratrice Rita Scalise, la società afferma di “apprezzare l’interesse dimostrato” e di condividere l’esigenza di trasparenza e correttezza nei rapporti con stampa e istituzioni, ma allo stesso tempo dichiara di voler rinviare ogni confronto a una fase successiva della stagione. La motivazione? La necessità di concentrare ogni sforzo sul campionato in corso e sull’obiettivo salvezza.

Una risposta che suona come una nuova chiusura e che non soddisfa chi — tra tifosi, cronisti e rappresentanti istituzionali — auspicava un momento di chiarezza e di dialogo aperto, proprio nel momento in cui la società appare più distante che mai dal suo pubblico.

Nel frattempo, il clima attorno al club resta teso. Il silenzio della dirigenza, il rapporto deteriorato con la Curva Sud, le prestazioni altalenanti in campo e il futuro ancora tutto da scrivere alimentano frustrazione e sfiducia. E con una comunicazione sociale azzerata e nessun faccia a faccia in vista, il divario tra società e tifoseria sembra destinato ad allargarsi ulteriormente.